Altitudine
463 m s.l.m.
Si data la fondazione di Monterubbiano intorno al VI-V secolo a.C. da parte dei Piceni
Con l’espansione di Roma in queste zone , la cittadina prende il titolo di urbs urbana nel 268 a.C., l’urbs è la città latina per antonomasia dove è presente, oltre agli edifici civici, anche il pomerium, un luogo consacrato agli dei, che la distingue dall’oppidum, che è una semplice città fortificata.
Con la caduta dell’impero romano d’occidente nel V secolo d.C. per mano di Odoacre, passa sotto il regno degli Ostrogoti, e ne rimarrà sotto fino all’arrivo del Longobardi nel 570, tranne per una piccola parentesi che va dal 535 al 553 dove ci saranno i Bizantini. Dal 570 al 1198 il conglomerato è sotto il ducato di Spoleto , dentro la Marca Fermana, fondato dai Longobardi ma che ne rimarrà anche sotto questo ducato, dopo la conquista dei Franchi nel 774, in questo periodo iniziano le influenze del papato in questa regione, nominando sovrani di origine franca per amministrare il territorio.
Intorno al XII secolo ottiene l’autonomia come libero comune sotto il nome di Urbiano, in contrasto con il comune di Fermo che cercò sempre di sottometterlo senza mai riuscirci, nei secoli a venire il comune divenne sempre più grande fino ad essere suddiviso in rioni o quartieri fino a raggiungere una popolazione di 5 000 cittadini solo all’interno delle mure.
Nel 1435 il capitano di ventura Francesco Sforza si approfitta della crisi momentanea che stava colpendo il Papa Eugenio IV per conquistare le città di Osimo Jesi Ancona e del Fermano, con l’avvenuta del condottiero milanese vengono costruite le mure sforzesche intorno al paese.
Con la paura di perdere il potere in queste zone il Papa nomina lo Sforza “marchese perpetuo di Fermo, vicario per cinque anni di Todi, Toscanella, Gualdo Rispampani, nonché gonfaloniere della Chiesa”, con ciò le marche del sud ritornano sotto l’influenza del Papato.
Sarà annesso a tutti gli effetti nello stato Pontificio intorno al XVII secolo, dopo che le varie signorie che governavano la zona perdevano potere o non avevo ereditari, ne rimarrà fino al 1860 dopo che con la Battaglia di Castelfidardo vinta dai piemontesi le Marche andranno a far parte del nuovo Regno d’Italia; ce soltanto una piccola parentesi che va dal 1796 con l’ascesa e la conquista da Napoleone Bonaparte delle Marche eleggendo la Repubblica Anconitana, al 1813 dopo che gli austriaci ricacciarono i francesi e restituendo la regione al Papa.